giovedì 16 aprile 2009

Olii essenziali Capitolo 2 di 2

Parte seconda

Le necessarie precauzioni d’uso per tutti gli olii, nessuno escluso.


Come già osservato in altri post, nei miei modesti studi di autodidatta mi rifaccio alla tradizione e alle indicazioni dell’aromaterapia francese. La Francia è infatti un Paese in cui le cure con olii essenziali sono più vicine alla medicina “tradizionale/ufficiale” che a quella “alternativa/complementare”. A seguito di questo approccio gli o.e. vengono visti più dal punto di vista medico che da quello “profumatorio”. L’approccio “profumatorio”, se rimane l’unico punto di vista, lo ritengo infatti un approccio lacunoso e fuorviante. In questo modo molte utilizzatrici del “naturale” fanno uso di o.e. semplicemente pensando a come profumare la propria crema o balsamo corpo o detergente per pavimenti.

E va tutto bene finchè ci si mantiene su dosi infinitesimali : cioè qualche goccia in abbondante olio o alcool o altro solubilizzatore. Capita però troppo spesso che si esagerino le quantità di olii particolarmente forti (perchè non sono tutti uguali !) in quanto non si comprende subito la potenza di questi olii: generalmente la si comprende dopo che si è sbagliato la prima volta, ad esempio dopo essersi bruciate la pelle oppure dopo aver lasciato vagare delle goccine di olio puro nell’acqua del secchio o nella vasca da bagno (non si solubilizzano e dunque finiscono sulla pelle). Oppure dopo aver provocato una crisi asmatica, di tosse o di panico al proprio figlio che ha respirato una soluzione troppo concentrata in olii essenziali.

Questo preambolo mi serve per spiegare le motivazioni della mia successiva classificazione degli o.e. (terza e ultima parte) – classificazione redatta da me secondo studi/documenti e punti di vista della letteratura francese di aromaterapia, e non sulle comuni credenze o tradizioni d’uso italiane in fatto di cosmetica casalinga e di profumazione casalinga (senza nulla togliere a chi sa fare professionalmente questo lavoro e fa uso adeguato di queste sostanze). La cautela secondo me è d’obbligo perché non si tratta di prodotti finiti profumati con o.e. (ad esempio shampoo) , i quali sono dosati, studiati e provati prima di immetterli sul mercato. Si tratta di olii essenziali puri in mano a privati consumatori/consumatrici che si dedicano all’autoproduzione di cosmetici e detergenti: in questo caso è meglio conoscere le caratteristiche di un olio e non solo il suo “profumo”.


Precauzioni e cautele generali nell’uso di TUTTI gli olii essenziali.

Trovo molto ben fatto il documento del sito francese Aroma-Zone http://www.aroma-zone.com/aroma/idees.asp?sta=461#precautions, dunque seguo quel documento come traccia generale, tuttavia lo traduco modificandolo e integrandolo con mie osservazioni più approfondite apprese durante le mie ricerche sugli olii.

Istruzioni d'uso

-Usate gli o.e. con moderazione e attenzione. Sono molto potenti e per utilizzarli vanno sempre diluiti in sostanze grasse (come olii e burri vegetali) o nell’alcool puro o altro solubilizzatore adeguato. Nell'acqua NON si solubilizzano.
-Gli o.e. non vanno applicati sulle mucose e sul contorno occhi. In caso di contatto accidentale applicare dell’abbondante olio vegetale (esempio d’oliva, di riso o altro) e consultate immediatamente un medico.
-Tenere gli o.e. fuori della portata e della vista dei bambini. Per loro sicurezza non togliere mai la capsula-contagocce dal flaconcino. In questo modo la probabilità di fuoriuscita di grandi quantità di o.e. è limitata.
-Certi olii sono più di altri aggressivi sulla pelle e soprattutto sulle pelli sensibili (vedi lista nella terza parte del capitolo) . Vanno dunque diluiti più degli altri nell’olio vegetale o nel detergente o cosmetico. In ogni caso TUTTI gli o.e. nell’uso casalingo e/o cosmetico vanno diluiti prima dell’uso e testati all’interno del braccio 24 ore prima del loro utilizzo più diffuso.
Se dopo il test si notassero reazioni anomale, non usare quell’o.e. sulla vostra pelle.
(Solo alcuni olii su precisa indicazione del vostro medico si possono utilizzare puri a scopo terapeutico e per periodo limitato indicato sempre dal medico)
-Certi olii sono fotosensibilizzanti (di seguito elenco nella parte terza). Dopo averli applicati (tramite olio vegetale o crema cosmetica che li contiene anche in bassa quantità) NON esporsi al sole o a lampade UV. Ovvero evitarli quando ci si espone al sole: è bene in fatti evitarli del tutto nelle preparazioni estive anche se non si va al mare.
-TUTTI gli o.e. in generale sono sconsigliati alle donne in gravidanza e in allattamento, alle persone epilettiche, alle persone ipersensibili e a chi ha problemi di salute. Salvo consiglio medico, è sconsigliato usare gli o.e. sui neonati, sui bambini sotto i 3 anni. Sopra i 3 anni si deve comunque chiedere il parere del medico. Considerare inoltre che un certo numero di o.e. sono sconsigliati almeno fino ai 6 anni di età e che un certo numero di o.e. hanno influenza sul sistema ormonale sia di adulti che di bambini. Attenzione quindi per chi deve tenere sotto controllo l’andamento dei livelli ormonali e patologie connesse.
-In presenza di pregresse o attuali allergie respiratorie non fare uso di o.e. in diffusione nell’ambiente e per inalazione.
-Non associare l’uso di o.e. a trattamenti medici.
-In caso di ingestione accidentale assumere immediatamente numerosi cucchiai di olio vegetale (di oliva, di riso o altro olio alimentare) per diluire l’o.e. nello stomaco il più possibile, mentre contattate il centro antiveleni più vicino e chiamate un medico/ambulanza.
-In caso di dubbi o reazioni anomale a seguito di uso di o.e. , non esitate a contattare il medico.

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Tutte queste precauzioni fanno capire che l’uso in quantità indiscriminate e senza conoscenze (almeno) di base sugli olii essenziali non è un utilizzo adeguato e corretto.
Quando se ne fa un uso cosmetico/profumante nel fai-da-te bisogna dunque attenersi a utilizzi molto limitati nei dosaggi e prudenziali, soprattutto se le nostre preparazioni saranno usate anche da altre persone (ad esempio nel caso di regali alle amiche, di detergenti fatti in casa, di deodoranti per tutta la famiglia, ecc).

Questa posizione potrà essere vista da alcuni cultori/cultrici del naturale e da alcune hobbyste fai-da-te come “esagerata” forse. In realtà chi oggi è all’avanguardia e seriamente informato sul settore del naturale (sia professionale che hobbistico) è indubbiamente d’accordo con me sul fatto che “NATURALE NON SIGNIFICA INNOCUO”.
Non si vorranno abbandonare i problemi e la tossicità di molta chimica di sintesi per piombare (grazie all’ignoranza) nel pieno dei problemi e della tossicità della chimica naturale, giusto?

Ulteriore conferma di questa posizione prudenziale proviene anche dalla legislazione europea che dal 2005 impone di indicare in etichetta di tutti i cosmetici e detergenti in vendita alcune sostanze individuate come particolarmente allergizzanti. Queste sostanze sono 26 (per il momento) e come potrete osservare sono presenti numerose sostanze naturali che facilmente leggerete nelle schede tecniche e nelle gascromatografie di numerosi olii essenziali.
Significa che queste sostanze fanno male “a priori” ? No. Significa però che dobbiamo porre attenzione nei dosaggi qualora la sostanza allergizzante fosse presente, che bisogna sapere se la stiamo usando e valutare se il nostro stato di salute ci permette di usarla. Per questo ho suggerito di comprare solo o.e. con dettagliata scheda tecnica e preferibilmente con gascromatografia.

Lista UE degli allergeni da indicare obbligatoriamente in etichetta ai consumatori di cosmetici e detergenti :

-AMYL CINNAMAL
-BENZYL ALCOHOL
-CINNAMYL ALCOHOL
-CITRAL
-EUGENOL
-HYDROXYCITRONELLAL
-ISOEUGENOL
-AMYLCINNAMYL ALCOHOL
-BENZYL SALICYLATE
-CINNAMAL
-COUMARIN
-GERANIOL
-HYDROXYISOHEXYL 3-CYCLOHEXENE CARBOXALDEHYDE
-ANISE ALCOHOL
-BENZYL CINNAMATE
-FARNESOL
-BUTYLPHENYL METHYLPROPIONAL
-LINALOOL
-BENZYL BENZOATE
-CITRONELLOL
-HEXYL CINNAMAL
-LIMONENE
-METHYL 2-OCTYNOATE
-ALPHA-ISOMETHYL IONONE
-EVERNIA PRUNASTRI EXTRACT
-EVERNIA FURFURACEA EXTRACT

E considerate che questa lista riguarda solamente le fragranze allergizzanti. Ci sono poi altri fattori da tenere presente. Infatti non si tratta solo di allergie nel caso degli o.e. , bensì bisogna considerare ogni olio per tutta una serie di interazioni con la fisiologia umana e la possibile interazione con i farmaci che si assumono.
Un altro parametro che vi sarà utile quando leggerete le schede tecniche e le informazioni sul vostro o.e. è il DL50 ("dose letale 50"), dato riguardante la tossicità che indica la quantità di sostanza sufficiente ad uccidere il 50 % degli animali sui quali sia stata provata.
Con questo credo di avere spiegato a sufficienza che gli o.e. non sono profumini per le cremine da usarsi con leggerezza.
Possiamo certo sfruttarne la fragranza di alcuni, ma sempre cum grano salis.


Al prossimo post la terza e ultima parte del capitolo :-)