giovedì 26 febbraio 2009

Scrub con il sale per il corpo

Questo scrub è molto più energico rispetto allo scrub al cocco http://frarosaverde.blogspot.com/2009/02/scrub-al-cocco-per-il-corpo-3.html

Può essere comunque anche questo modulato secondo la propria pelle, scegliendo sali diversi e granulometrie diverse (sale grosso, sale fino... o medio).
In generale il sale fino va bene per tutti i tipi di pelle e fa un ottimo scrub.
Se si sceglie un sale grosso per una pelle più "coriacea" fare attenzione ai cristalli più grossi e appuntiti, si possono anzi togliere dalla nostra preparazione per evitare escoriazioni indesiderate.

Nei negozi e supermercati di alimentazione bio si trova sale di diverse provenienze e di diversi prezzi. Sali più grezzi, sali più raffinati. Di diversi colori.
Tanto per citarne qualcuno: sale grigio dell'Atlantico, sale rosa dell'Himalaya, sale "normalissimo"di Sicilia.
Spostandoci nel reparto cosmetico troviamo poi spesso il famoso sale del Mar Morto, ampiamente usato in ambito estetico.

Lo scrub con il sale è semplicissimo.
Dopo aver scelto il sale che si ritiene più adatto alla propria pelle o quello che ci piace di più, si prepara un "cocktail" di sale e olio.
Anche per l'olio la scelta è personale: olio di mandorle dolci, olio di oliva, olio di riso, olio di noccioli di albicocca, olio di macadamia......
Per questa funzione a me piace molto l'olio di macadamia (venduto solo per uso cosmetico).
Volendo rimanere in reparto alimentare trovate comunque tanti olii adatti... praticamente tutti a parte quelli per friggere :-)
Anche l'olio di vinaccioli ad esempio è molto apprezzato in cosmetica per le sue qualità.

Usando olio e sale sulla pelle (no no, niente aceto) si uniscono due funzioni: il gommage per l'azione meccanica del sale e la funzione nutriente ed addolcente dell'olio. Studiando le caratteristiche di ciascun olio si può anche personalizzare al meglio la ricetta.

Dunque, dopo aver ben massaggiato su tutto il corpo delle belle manciate di sale con l'olio, ci si fa la doccia.

Questo scrub è più tonificante rispetto a quello al cocco che è più rilassante.
Differenza dovuta alle sostanze in sè stesse ma anche agli aromi sprigionati.

E poi c'è anche il colore: dal bianco puro del cocco ai diversi colori del sale e degli olii che si scelgono.

Massaggio, aroma, colore.

Balsamo viso per massaggio relax e antirughe

Ecco una ricetta per chi spignatta almeno un pò.

Spignatto di base, diciamo.

Molto facile, ma come descrivo nel post "per chi sa e per chi non sa" http://frarosaverde.blogspot.com/2009/02/per-chi-sa-e-per-chi-non-sa.html in questo blog scrivo anche le mie ricette cosmetiche un pò più ricche di "sapere".

Trovo molto buono ed efficace il seguente semplice balsamo, da farsi anche come burro montato, secondo i gusti personali.
Va bene per un bel massaggio al viso, rilassante e antirughe.
Successivamente al massaggio e dopo aver lasciato agire anche per mezzora/un'ora se sono dell'umore giusto per restare unta per un pò :-) lavo con detergente e poi proseguo con la crema idratante.

Si può anche usare in piccolissime quantità come balsamo anti-rughe oppure lenitivo serale per qualche sera alla settimana. Si può tenere cioè per tutta la notte sul viso.

Specifico che non è un prodotto per il contorno occhi. Sono contraria a mettere olio o burro in quelle zone, potrebbe entrare negli occhi e dare fastidio.
Quello che si può fare, con molta attenzione, è di spalmare delle minime quantità nella zona del contorno occhi, con esclusione delle palpebre e senza arrivare alle ciglia.
Si tiene in loco per un pò e poi si asporta con una velina ad esempio. E successivamente a questo si lava con un detergente come spiegavo sopra.

Burro di karitè 50 gr circa
Olio di Rosa Mosqueta 3 cucchiaini
Olio di noccioli di albicocca 4 cucchiaini
o.e. di Rosalina (melaleuca ericifolia) 2 gocce
o.e. di Lavanda Aspic (lavandula latifolia) 2 gocce
o.e. di Lavanda Fine di Provenza /Vera (lavandula angustifolia / lavandula vera) 2 gocce
o.e. di semi di carota (daucus carota) 2 gocce
vitamina E (tocoferolo) 10 gocce
bisabololo 4 gocce

Se si fa il burro montato, lavorato a freddo, si può procedere secondo i propri gusti per la successione degli ingredienti.

Se si desidera fare un balsamo fondendo il burro di karitè a bagnomaria, ricordo che è meglio procedere alla fusione aggiungendo magari un cucchiaino di olio di riso o di albicocca nel burro.
Poi, quando la temperatura è scesa abbastanza ma non si è ancora indurito il burro, si aggiungono sia gli olii vegetali indicati sia gli olii essenziali e il resto. Tutto ciò per non alterare o addirittura inattivare gli ingredienti con il calore.
In questo caso l' accorgimento è particolarmente importante per l'olio di rosa mosqueta, per gli o.e. e la vitamina E.

lunedì 23 febbraio 2009

Scrub al Cocco delicato per il viso

Ingredienti:
farina di cocco (cocco grattugiato)

da agricoltura biologica
passata al frullatore o al macinacaffè

per un minuto per renderla più fine.
(scelgo un prodotto bio e privo di additivi antimicrobici in quanto desidero evitare ogni fonte di possibile irritazione per la pelle)


Mescolate una manciata di cocco in una ciotola con acqua bollente o comunque caldissima.
La quantità d'acqua deve essere abbastanza da formare una pappetta morbida, molto morbida, quindi ci deve essere un leggero eccesso di acqua.

Lasciar riposare il preparato dal giorno prima, ad esempio dalla sera alla mattina.

Comunque non superate le 24 ore, perchè non facciamo nessun uso di conservanti nè naturali nè di sintesi.
Se lo fate d'estate fate riposare in frigo perchè, come in tutte le preparazioni con acqua, alimentari e non, c'è il pericolo di sviluppo di batteri soprattutto nel periodo estivo.

Vi ritroverete con una sorta di burro granuloso, profumatissimo, pronto per l'uso.

Se avete tenuto la ciotola in frigo tiratela fuori una mezzora prima di usarla in modo che si ammorbidisca un pò.

Il viso deve essere senza trucco o residui di creme, per procedere con lo scrub.

Con questo cocco burroso spalmate di piccole quantità il viso e massaggiate delicatamente.

(Se qualcuna desiderasse uno scrub più intenso: insistere con una quantità maggiore di polpa di cocco, facendo lavorare di più le scagliette)

Dopo il leggero massaggio potete anche lasciare la parte oleosa del cocco, come una maschera, per una decina di minuti, rimuovendo nel frattempo i residui di polpa di cocco.

Con un detergente adatto al viso lavatevi e poi stendete la crema idratante.

E' una cura di bellezza molto piacevole.
E' anche il naturale completamento dello scrub-corpo-al-cocco che ho descritto nel post precedente..... anche perchè alcune volte succede di avanzare un pò di pappetta dal giorno prima e......... dato che nel frattempo avrà cambiato la sua consistenza, proprio come serve a noi....... perchè sprecarla ?

Buon cocco a tutte !!




Scrub al Cocco per il corpo. 3 procedimenti per 3 tipi di pelle. Immergetevi nell'aroma !

Ecco una ricetta che trovo favolosa.
Di versioni ce ne sono molte sia nel fai-da-te che nella cosmesi classica.
Io sono soddisfattissima della mia.

E' facile da fare, è economica, è efficace.
Si tratta di uno scrub dolce per il corpo con il vantaggio della piacevolezza d'uso grazie allo splendido aroma che si sprigiona :-)

La scelta del prodotto
Acquistare farina di cocco (cocco grattugiato) preferibilmente presso un negozio di alimentazione bio. Io preferisco acquistarlo bio per evitare gli additivi solitamente usati nella frutta secca. Spendo un pò di più...... ma infinitamente meno che acquistare un qualsiasi prodotto preconfezionato per lo scrub.

La preparazione
Si trovano in commercio delle farine di cocco leggermente diverse, alcune con "scaglie" più grosse, altre con scaglie più piccole. In genere io le passo per mezzo minuto o per un minuto al frullatore o al minipimer.... va bene anche il macinacaffè se ce l'avete.
In questo modo si dimininuisce un pò la taglia delle scagliette e ciò è importante soprattutto per le pelli più sensibili, ma è comunque più piacevole da usare secondo me.

Come fare
La quantità di farina da usare dipende molto da preferenze personali e abitudini cosmetiche, iniziate con la mia ricetta e successivamente regolatevi a vostro piacere.
Prendere circa 100 gr di cocco e in una grande ciotola mescolatelo con acqua bollente o comunque caldissima. La quantità d'acqua deve essere abbastanza da formare una pappetta morbida, molto morbida, quindi ci deve essere un leggero eccesso di acqua, diciamo così.
Far riposare la pappetta per 15 minuti circa. Poi procedere secondo il vostro tipo di pelle, con la vostra ciotola accanto alla vasca da bagno o nella doccia.

Pelle delicata, sensibile
Prendere delle manciate di pappa di cocco e massaggiare delicatamente su tutto il corpo.
Non è necessario essere energiche in quanto l'effetto meccanico delle scagliette di cocco farà il proprio lavoro. Semplicemente massaggiare per circa 10 minuti.
Per le pelli delicate io non andrei oltre, faccio parte della categoria e dunque so che non devo mai esagerare, per quanto delicato sia lo scrub (come in questo caso).
Noterete che dalla vostra farina è uscito anche..... dell'olio di cocco, che sulla pelle è..... da provare !
Alla fine rimuovere l'eccesso di pappetta, se c'è, e procedere con un detergente molto delicato a farsi il bagno o la doccia.

Pelle normale
Procedere con il massaggio come detto sopra per la pelle sensibile, solo che nel caso della pelle normale potete insistere nel massaggio anche per un tempo più prolungato e usare anche una spugna apposita per lo scrub se volete, oppure insistere più energicamente con le mani.
Poi procedete con la vostra abituale doccia o bagno.

Pelle bella dura e resistente, abituata agli scrub
In questo caso consiglio di mettere accanto alla ciotola di pappetta anche una ciotola con della farina secca di cocco direttamente prelevata dalla confezione.
Procedere con il primo massaggio sul corpo con la pappetta e poi massaggiare ancora con la farina secca che vi servirà anche per scrubbare bene i gomiti, le ginocchia, i talloni.
Dopodichè lavarsi come al solito.

Questo scrub al cocco regala dei momenti molto rilassanti dovuti a questo bianco "burro" delizioso nel profumo.
L'addolcimento della pelle avviene non solo perchè si fa uno scrub ma anche perchè si massaggia del vero olio di cocco sulla pelle.
Profumo e setosità.

Dopo il bagno-doccia applicate la vostra crema idratante con molta cura su tutto il corpo.
E osservate i risultati.

martedì 17 febbraio 2009

La bellezza naturale ..... ? Che cos'è ?

La base fondante della bellezza naturale è costituita di alcuni pilastri.

Senza di essi le "cure di bellezza naturale" avranno un impatto minimo.

Non serve andare molto lontano con la filosofia, è sufficiente un periodo di malattia o un periodo particolarmente difficile della vita per notare che cosa succede alla pelle e ai capelli.
E hai voglia a spalmare make-up e ceroni ! Per quanto naturali !


Da questa riflessione scaturiscono i miei pilastri della bellezza naturale, che potrete poi completare con le cure estetiche naturali che restituiranno allora risultati splendenti.

1) curare la salute del corpo e dell'anima
2) seguire un'alimentazione sana e naturale il più possibile
3) mi tocca inserire il punto 3 a causa dell'epoca in cui viviamo. 3----> attuare delle azioni anti-stress, che vadano a contrastare le tensioni quotidiane. Ognuna avrà i suoi metodi, ma è necessario trovare il tempo della de-contrazione. Una pausa.
4) mi tocca inserire anche il punto 4 sia per ricordarlo a me stessa :-) sia per i motivi del punto 3. 4-------> fare del movimento fisico che sia esso una passeggiata, un corso di yoga, o semplici movimenti a casa o in palestra.
5) dormire bene


Un programmino così, abbinato alla cosmesi naturale eco-biologica, garantirà tutto il nostro splendore.

E' soprattutto un programma rasserenante, divertente... cioè deve esserlo!

Appena appena diventasse pesante non andrebbe più bene.
Mi spiego con un esempio personale: siccome ho delle intolleranze abbastanza marcate verso alcuni cibi (esempio latticini) mi sono trovata spesso a sentirmi dire "poverina", "ma come fai?", "ma guarda che cosa ti tocca mangiare, non soffri?".

Certo che qualche preparazione culinaria classica mi manca (in modo limitato) però quello che mangio attualmente, oltre a farmi star bene, mi piace moltissimo ! Adoro talmente i miei pastrocchi che mi sono inventata o che ho ripreso da ricette alternative o che trovo nei negozi di alimentazione bio...che..... sinceramente mi piace mangiare così !
Di più, mi appassiona perchè mi diverto anche a ricercare abbinamenti inediti, mai provati !

Il punto è che se ci piace fare quello che facciamo c'è più leggerezza, e solo un pò, giusto un pochino, di discliplina.

C'è anche da osservare che ogni persona parte dal punto che preferisce e qualche volta iniziare da un detergente naturale o da una crema viso con componenti eudermici e naturali può essere il primo passo per fare tutto il resto.
Per me non è stato così, in quanto ho cominciato dall'alimentazione e dalla salute naturale in generale. Anche la scelta dei tessuti dell'abbigliamento sono venuti per me prima della cosmesi naturale.

Ma siamo tutte/i diverse/i e dunque spazio alle possibilità !!

Pulizia del viso con sola acqua e…….

Ogni tanto è benefico per la pelle del viso fare una pausa dai detergenti. Qualche giorno o qualche settimana, o anche di più.

Alcune volte è addirittura necessario, per chi ha sviluppato un’intolleranza a saponi e ad altri detergenti, ma è ugualmente salutare – e pure intelligente- ricordarsi che l’acqua di per sé ha potere lavante.

Non mi riferisco ad una pelle del viso truccata con fondotinta, ombretto e rossetto e nemmeno ad una pelle sporcata da polveri, smog, cause di lavoro o altro.
Mi riferisco alla pelle del viso che troviamo al mattino appena sveglie e che si presume quindi “pulita”.

Questo suggerimento proviene dalla mia esperienza con la mia pelle del viso molto sensibile che non tollera quasi nulla in materia di latti o saponi o altro.
Dunque già da diversi anni, a parte un detergente specifico con ph 4.5, avevo imparato a lavarmi spesso il viso con la sola acqua del rubinetto, appena tiepida.
Successivamente asciugavo con cura cioè grattando bene con l’asciugamano e quindi facendo ulteriore azione pulente.

Poi l’anno scorso, facendo delle sperimentazioni con un gruppo dallo spirito ecobiologico che presto nominerò in questo blog (intanto leggete sulla colonna a destra), stavo cercando nei negozi una spugnetta particolare per una funzione particolare (anche questo citerò quanto prima nel blog)…….. e m’imbattei in una spugnetta rotonda in microfibra per la pulizia del viso.
L’ho trovata allo Schlecker (catena di negozi tipo casa del detersivo + alimentari) e si tratta di una piccola rondella di fine microfibra bianca specifica per pulire le pelli sensibili. L’ho pagata circa 2 euro e mezzo.
Come per tutta la microfibra (che conoscerete anche per le pulizie casalinghe) è consigliabile usare solo acqua, e con la sola spugnetta e acqua si ottiene un’ottima pulizia del viso :-)

Si usa acqua tiepida o fredda, come preferite, e si passa bene su tutto il viso, insistendo sulle zone più grasse (se le avete).
La spugna è delicatissima ma efficace.

La pulizia della spugnetta stessa va fatta poi con acqua calda e periodicamente con pochissimo sapone delicato e risciacquata benissimo per non lasciare nessun residuo chimico.

Quindi ecco fatta un’ottima pulizia mattutina della pelle prima di mettere la crema idratante.

Tutti i tipi di pelle ne ricaveranno beneficio e non solamente le pelli più sensibili.
Provate e vedrete.

Un’accorgimento in più se volete aggiungere delicatezza all’operazione, per alcune pelli ultrasensibili che si irritano anche con la sola acqua del rubinetto, è quello di usare la spugnetta in abbinamento con acqua distillata (in farmacia), con acqua in bottiglia con bassa componente di minerali, o con idrolati, detti anche acque aromatiche, che uniscono i vantaggi dell’acqua demineralizzata con le proprietà di erbe officinali specifiche lenitive.
Ad esempio idrolati di malva, hamamelis, o fiordaliso.
L’acquisto degli idrolati va fatto con attenzione alla certificazione biologica e alle acque usate, nonché all’assenza di conservanti.
Generalmente i buoni idrolati si conservano in frigo, o in luogo molto fresco, e durano pochi mesi dopo l’apertura. Altri tipi di idrolati o di acque profumate, ad esempio con conservanti e profumi sintetici, vanno esclusi perché se stiamo ricercando un’azione lenitiva e antinfiammatoria dobbiamo avere il prodotto giusto. Quindi occhi aperti e lettura dell’etichetta (… come si dice…. carta canta e le parole stanno a zero).

Nota importante: certo, se il problema è grave e non semplicemente collegato ad una sensibilità ai detergenti o all'acqua del rubinetto, cioè se avete già la pelle problematica anche se non la toccate, la competenza è del dermatologo o del naturopata o dell'omeopata.

Un’altra acqua che si può usare è l’acqua termale, specifica per le pelli sensibili, venduta generalmente in bombolette spray.

Ora, dal punto di vista ecologico, starà a noi fare la scelta più giusta.
Personalmente trovo un buon compromesso (SE non si tollera l’acqua del rubinetto a causa di disinfettanti o altro) comprare dell’acqua minerale in bottiglia al supermercato.
La bottiglia la possiamo poi utilizzare per innaffiare le piante o comunque usarla il più possibile prima di avviarla alla raccolta differenziata.
Calcolato che una pelle sensibile e intollerante a quel livello non ci consentirà di acquistare molti prodotti o saponi che andrebbero ad inquinare tramite gli scarichi, ci si può anche permettere un compromesso ed acquistare qualche bottiglia di plastica. Secondo me.

Capitolo a parte si aprirebbe (e non lo apro) per gli impianti di depurazione ad osmosi inversa, ma presumo che se avete fatto questa scelta a casa vostra, e quindi questa spesa impegnativa, sia stato per motivazioni che esulano dalle questioni estetiche. In questo caso saprete comunque già di avere dell’ottima acqua anche per le vostre cure estetiche casalinghe.


Nota importante: se il problema è grave e non semplicemente collegato ad una sensibilità ai detergenti o all'acqua del rubinetto, cioè se avete già la pelle problematica anche se non la toccate, la competenza è del dermatologo o del naturopata o dell'omeopata, secondo quello che richiede la vostra situazione.
In questo blog scrivo esperienze e sperimentazioni personali di cure estetiche, mai soluzioni mediche.
La bellezza casalinga è anche capire quando un problema è estetico e quando è medico. Se avete sfoghi di pelle perchè siete allergiche ad un alimento ad esempio, non vi servirà a nulla lavarvi con la spugnetta o con gli idrolati lenitivi.



lunedì 16 febbraio 2009

Incredibile risparmio!

Hanno mai tentato di vendervi qualcosa dicendovi che vi costerà - a rate- solo un caffè o 1 euro al giorno?

Cavolo costa veramente poco !

Ogni volta che mi fanno notare quanto poco costi la rata mi fanno l'effetto contrario..... ma si sa io sono una persona piuttosto eccentrica.

Ogni volta mi viene in mente: urpa! ma allora se io risparmio 1 euro al giorno per un anno, alla fine dell'anno avrò 365 euro da spendere e spandere come voglio !

Se risparmio 2 euro al giorno, oltre 700 euro.... !

Urp !!

Vi ricordate l'antico salvadanaio a forma di porcellino ?

La prima regola del risparmio

In questo post parlo di soldi.
Soldi soldi. Dindini.

Escludendo del tutto la tematica macroeconomica che va a definire che cosa è e che cosa non è il risparmio, offro all’attenzione dei passanti la prima regola per poter risparmiare soldini.
E qualche riflessione..... Riflessione di pensatrice, perchè non sono un'economista, e per fortuna perchè la categoria ci capisce proprio poco ultimamente :-)))))


In verità in tutto il blog scrivo ricette e stili di vita che vi fanno risparmiare una valanga di soldi, però mettiamo il caso che voi vogliate mettere da parte del denaro liquido.


Come si fa ?
O meglio, come si fa perché vi riesca in modo facile ?

La regola di base è AVERE BEN CHIARO L’OBIETTIVO OVVERO CHE COSA CI FARETE CON QUEI SOLDI.


Ebbene sì.
Qualcuno dirà che non ha senso che inviti a risparmiare per poi spendere.
E’ solo un’apparente contraddizione.


In realtà se NON sapete che cosa fare con il denaro, come mezzo, io dubito fortemente che abbiate nemmeno 10 euro nel portafoglio.
Se per voi il denaro è un fine è probabile che non ne abbiate per niente.
(per la verità c’è anche la possibilità che siate dei miliardari tirchi e avari, che è lo stesso di essere poveri in canna perché non fate uso dei soldi che avete. Ma allora non avete nemmeno un collegamento internet e non mi state leggendo. State girando per casa in barba lunga e ciabatte.).

Ma ritorniamo al tema principale. Come si fa a risparmiare?
Si pensa chiaramente a che cosa si desidera fare con i soldi risparmiati.

Che cosa si potrebbe fare con questo denaro?


1) Un’acquisto futuro di qualsiasi tipo. Una spesa di qualsiasi tipo che in questo momento non possiamo permetterci con le nostre entrate.

2) Un’investimento, cioè useremo il denaro per impiegarlo in un progetto che creerà dell’altro denaro oppure lo investiremo per scopi umanitari cioè doniamo il nostro denaro per un progresso sociale, per uno scopo più ampio del personale.
Le due cose non sono contrapposte per forza, investire “privatamente” o “socialmente” può avere in entrambi i casi uno scopo di progresso sociale.

3) Una sicurezza mentale.
Si può anche solo costituire una riserva, un fondo per gli eventi imprevisti. Un fondo per tutte le evenienze. E qua l’entità è molto personale.
(Il limite di questa “entità” diventa anche il discrimine tra il miliardario-barbone-povero e la persona mentalmente sana).

Ho parlato per il punto 3 di una sicurezza mentale in quanto non è vero in senso assoluto che il denaro in sé stesso costituisca una sicurezza.


Allargando il concetto, la ricchezza vera è costituita in realtà dalla rete sociale che ci sappiamo costruire, o che ci troviamo già costruita nei casi fortunati.


In altre parole, secondo me, è più importante “sapere da chi andare a dormire” in casi particolari di emergenza piuttosto che avere da parte dei soldi per pagarci l’hotel.
La rete sociale che ci scegliamo e con la quale interagiamo diventa un’azione di oculatezza e di risparmio.
Se sappiamo “da chi andare a dormire”, “da chi andare a mangiare”, “a chi chiedere un lavoro”, “su chi possiamo contare”, “a chi chiedere informazioni affidabili”, allora abbiamo fatto delle reali azioni di risparmio, forse sarebbe meglio dire una reale azione economica.

Detto così, potrebbe sembrare un calcolo puramente utilitaristico.

In realtà questo è un raro caso in cui la più alta umanità si coniuga con la capacità economico-finanziaria.
Terra terra: se sappiamo distinguere bene le persone di cui fidarci e con cui accompagnarci e se noi stessi siamo a nostra volta delle persone di cui fidarsi e con cui accompagnarsi, non avremo problemi né relazionali e di amicizia, né di denaro.
Attenzione: non basta essere, noi, delle persone affidabili. Dobbiamo anche saper riconoscere e valutare chi ci sta vicino.

Riassumendo.

1) Per risparmiare del denaro liquido si deve decidere CHE COSA FARE CON QUEL DENARO IN FUTURO.
E iniziare a metterlo nel conto corrente (in una banca che ce lo remunera possibilmente. Fate il giro delle banche e chiedete. Ci sono ancora oggi banche che offrono lo 0,01% di interesse a fronte di spese esose per “tenerci i soldi”. Grazieeeeeeeeeee, che gentiliiiiiiiiiii.
Vi assicuro che ci sono banche fisiche, cioè sportelli reali e non virtuali, che danno un 2% ed anche un 3% -lordo, secondo l’entità del deposito- per il semplice conto corrente , senza bisogno di vincolare il denaro).

2) Per risparmiare in senso lato e completo, si deve anche necessariamente COSTRUIRE UNA RETE DI BUONI, AUTENTICI, AFFIDABILI RAPPORTI SOCIALI. Trovare il vero senso dell'umanità, dei consorzi umani.

Vero risparmio. Vero investimento.
Vera economia. Economia reale. Che è l’unica con cui faremo i conti nei prossimi anni.

Finalmente. Era ora.

sabato 14 febbraio 2009

Recuperare, riciclare, regalare. Ecologia e durata della vita degli oggetti. Un’idea pratica!

Riciclare il più possibile tramite la raccolta differenziata per inquinare meno : non è l’unica azione che possiamo fare per l’ambiente e la natura di cui facciamo parte.

Nella società dei consumi arrivata ad estremi livelli di “usa e getta” ci capita sovente di gettare nella spazzatura oggetti di vario tipo, ancora nuovi o quasi nuovi.
Chi è che non ha mai comprato un vestito per ritrovarselo 3 anni dopo nell’armadio senza mai averlo usato o avendolo usato un paio di volte ? Gli “errati acquisti” capitano a tutte.
Come pure accumulare libri che si leggono una volta sola e non si intende rileggere oppure accumulare troppe magliette dello stesso colore oppure diventare più ….ehmm…. grasse o più magre….
O anche cambiare i propri gusti. O cambiare lavoro e quindi ambienti e quindi vestiario.
O voler cambiare un soprammobile perché abbiamo cambiato un mobile. Insomma situazioni diverse che vanno a produrre spazzatura.
Anche riciclabile eh. Ma avete mai pensato che anche il nobilissimo riciclo (sacrosanto) comporta costi e dispendio di energia, altrimenti risparmiabili ?

E le calzeeeee ? Se siete come me avete comprato misure sbagliate almeno quanto avete comprato quelle giuste.

Niente di male, solo che gettare nella spazzatura o nelle campane per la raccolta del vestiario non ci dà la garanzia del riciclo e riutilizzo…..
Ad esempio, sinceramente io non conosco i criteri delle associazioni caritatevoli con cui una maglietta o delle scarpe vengono donate a qualcuno oppure mandati all’inceneritore.
Mi viene da pensare che un paio di scarpe di un certo valore ma solo leggermente usate, non sapendo di chi sono e non avendo garanzie igieniche, vengano effettivamente buttate nella spazzatura.
Alcune signore che si occupano di volontariato mi hanno confermato questa mia ipotesi, però ammetto sinceramente che non ho fonti certe al riguardo, e credo che non tutte le associazioni si comportino in egual modo.

Quindi, se ho un paio di scarpe di qualità che non utilizzo per vari motivi non ho un modo certo di preservare la natura evitando che finiscano nell’immondizia…… E io in questo momento voglio certezze ecologiche, almeno per quanto riguarda ciò che è in mio potere di fare.

Beninteso che se trovo un’associazione di volontariato che mi dà la certezza del riutilizzo dei miei oggetti/ vestiti donandoli a chi ne ha bisogno (causa povertà) privilegerò questa strada.
Ma non sempre si trovano i tempi e i modi di farlo.
E poi, francamente, non tutto può essere dato alle associazioni caritatevoli.
Che se ne fa un “povero” di un romanzo rosa ? Delle schede-ricette plastificate di cucina francese? Di un completino colorato per le vacanze al mare ? Di una ciabattina luccicante a tacco alto che abbiamo comprato per sfizio ? Di un soprammobile di Murano ? Di un flacone di profumo che non ci piace più? Di una serie di CD che non ci piace più ascoltare ? Di una scatolina porta-gioie ? Di un bijoux che proprio non capiamo perché l’abbiamo comprato ?
AAAAAALLLT ! NON gettate tutto nella spazzatura !


Comprare meno e con oculatezza è certo la prima cosa da fare, anche perché l’attuale congiuntura economica non ci consente certo di spendere e spandere.
Però “cose in più” in casa ce le ritroviamo sempre.

Una soluzione che si sta sviluppando in alcuni gruppi è quella di ALLUNGARE LA VITA DELL’OGGETTO tramite il DONO - REGALO BEN MIRATO.
Ed è questa l’idea che sto sviluppando qui.
E che vorrei che si diffondesse.

In questo modo, qualcuno che pensa di poter usare quello che io non uso, eviterà di andarsi a comprare delle altre scarpe o un’altra maglietta o un romanzo in libreria o il passeggino del bambino…… così facendo succede che da una parte si riduce la spazzatura, i relativi costi e il relativo inquinamento ambientale – e dall’altra parte una persona risparmierà i suoi soldi, il suo tempo e la benzina della macchina (altro inquinante) per andarsi a comprare quell’oggetto che le può far comodo.
Certo bisognerà calcolare l’inquinamento prodotto dall’oggetto per andare da casa mia a casa sua, ma di questo mi occupo dopo :-)

Intanto riflettiamo: molte volte un nuovo acquisto, con la bassa qualità che mediamente ci offrono oggi i negozi, non sarebbe certo migliore di quel regalo che ci arriva da una persona che conosciamo e con la quale possiamo fare scambi/baratti o semplicemente REGALI.

Non serve in effetti sentirsi in obbligo di ricambiare: perché lo scambio consiste nel fatto che una persona si libera la casa di oggetti “inutili” (nel senso di non più utilizzati) e un’altra persona beneficia di oggetti “nuovi” che le servono o che le fa piacere avere in casa.


Navigando nei siti internet francesi ho trovato organizzazioni che si occupano di “Recupero e Regalo”, per scopi ambientali, e mettono in contatto le persone che vogliono REGALARE con quelle che vogliono RICEVERE IL REGALO.
In Italia invece ho trovato più che altro qualche iniziativa di “baratto” limitata a qualche città in cui ogni tanto organizzano un mercatino per barattare.
Abbiamo in compenso una notevole diffusione dei mercatini dell’usato in cui vendere/comprare, li ho già sperimentati e non m’interessano più.
Ad un livello sempre piuttosto limitato, in Italia, a piccoli gruppi su internet, e con pochissima pubblicità di queste iniziative, si trovano anche persone che si spediscono l’una l’altra oggetti o indumenti che non usano più.

Ed ecco quindi la mia idea.

Ho pensato all’azione diretta del regalo, diciamo così, accompagnata da questo scritto per evitare fraintendimenti sugli scopi dell’azione stessa.
Un regalo a kilometri zero per l’esattezza, ispirato alla stessa filosofia già applicata da tempo in ambito di acquisti alimentari ecologici.

In pratica io propongo di privilegiare le persone a noi vicine prima di imbarcarsi in spedizioni nazionali e internazionali, come avviene ora via internet in qualche gruppo ambientalista.
Propongo cioè di tenere la spedizione a distanza come seconda soluzione.


Il più classico pensiero che voglio evitare però è quello che “vada facendo la carità”a qualcuno. E credo che sia questa la prima preoccupazione se mi presento con un paio di calze presso un parente o un’amica.
E allora è necessario spiegare che non si sta facendo una questione di soldi (magari chi riceve è più danaroso/a di me) ma una questione di ecologia!
Ed è anche importante che la persona ricevente abbia davvero piacere o necessità di quell’oggetto. Quindi parliamone chiaramente. Inutile portare la “spazzatura” agli altri perché la buttino loro nel bidone :-)

Per questo invito chi voglia applicare questa semplice idea alla propria routine quotidiana a stampare questo scritto, in tutto o in parte, per accompagnarlo all’oggetto regalato.
Si potrebbe avviare un circolo virtuoso !
E limitare notevolmente la spazzatura.

Credo che questo ci aiuterà molto anche a capire quanta roba inutile compriamo e quindi regolare diversamente i nostri acquisti futuri.
Imperniandoli più sull’alta qualità e sull’effettiva utilità che sulla quantità.
Questo sarà oggetto di altre mie trattazioni in sezione “risparmio”.

Per chi sa e per chi non sa......

Mi rendo conto che già dalle prime mosse di questo blog si presenta un dilemma: scrivere per chi conosce a fondo i temi del naturale/ecologico/biologico e cerca nuove info e idee oppure scrivere per chi non ne sa nulla e muove i primi passi ?

Mi sono risposta (ma Marzullo non mi ha ancora invitata) che scriverò per tutti perchè così mi piace e perchè così mi capita nella vita di tutti i giorni, cioè parlo sia con persone che hanno conoscenze simili alle mie sia con persone che cercano di iniziare un percorso.
Parlo anche con molte persone che ne sanno più di me!

E riguardo a quest'ultima categoria che dovesse capitare per caso a leggermi, invito a scrivermi sulla mail che vedete a destra dello schermo se volete puntualizzare o specificare su un determinato argomento.
Sarà difficile che ciò avvenga perchè non azzardo mai su materie che non conosco, però non si sa mai.

E difatti sollecito tutti i lettori a tenere sempre questo atteggiamento attivo e ad informarsi di persona se hanno qualche dubbio.

Sono un'appassionata ricercatrice e sono una persona che sperimenta continuamente.
Dunque io stessa sono in evoluzione e continuo a studiare perchè come molti mi accorgo che più si studia e più si scopre di .... "sapere di non sapere".
Gulp!

In ogni caso, come ha osservato un'amica "si deve pur anche vivere!" - cioè una decisione si rende necessaria ad un certo punto!......... e dunque andiamo avanti con cautela ma anche con determinazione:-)

Personalmente privilegio forum e blog e gruppi dove trovo persone come me che hanno sperimentato quello che affermano e così conoscono già gli errori e la strada benefica.
Poi però se non sperimento di persona e se non prendo informazioni da altre fonti (che dicono anche l'esatto contrario) non sono contenta :-))))))))))))

E quanti errori ho fatto sulla mia pelle, sui miei panni, sui miei acquisti, sulla mia salute!

Sulla base di successi ed insuccessi pubblicherò quindi ricette e soluzioni che di volta in volta saranno rivolti a conoscitori e a non-conoscitori del settore bio-ecologico.
Ad esempio ho appena pubblicato un post con il trattamento alla malva per il viso che è davvero molto elementare ...... però io fabbrico da me anche creme cosmetiche più complesse che richiedono una minima conoscenza delle sostanze usate e dei procedimenti. Ebbene sì! Sono una spignattatrice (eco-bio), gergo usato per indicare alcune (losche) figure che fanno intrugli cosmetici a casa propria e poi se li spalmano in faccia con grande soddisfazione.

Conosco anche diverse ricette di cucina che entusiasmeranno qualcuna (salutista) e faranno sgranare gli occhi ad altre che si chiederanno se sto parlando di ricette per umani o di papponi per il cane. Papponi che, modestamente, possono capire e mangiare solo persone che da molti anni stanno facendo un percorso nel naturale e nel biologico (haha hehe hihi hohohohohoho).
Però so anche fare una crema al cioccolato che dubito rifiutereste di mangiare :-))))
Beh insomma qua ce ne sarà per tutte/i.


Dunque, bando alle ciance! E al lavoro con le soluzioni pratiche !

Francesca

Le proprietà di Melissa e Malva..... e una cura di bellezza

Dopo aver spiegato http://frarosaverde.blogspot.com/2009/02/alternativa-al-latte-e-al-te-tisana-di.html come fare la tisana alla Malva e Melissa, nelle sue due versioni, al miele oppure al limone, ed assolutamente priva di zucchero che sconsiglio in questa preparazione, offro ai lettori interessati alcune righe sulle proprietà di queste due ottime piantine.

Mi preme specificare subito che mi riferisco a proprietà sfruttabili con l’assunzione regolare di infuso di Melissa e di Malva, così come venduto in qualsiasi negozio o supermercato o erboristeria, allo stesso modo di un qualsiasi tè.
Escludo del tutto dal mio discorso l’uso dell’olio essenziale e anche dell’estratto idroalcolico, due prodotti che rimando assolutamente alla competenza del medico naturopata.



Ci tengo a specificarlo in quanto, dopo anni di studi di queste materie, mi rendo conto che in generale in Italia (a differenza di altre zone d'Europa e del mondo con tradizioni più lunghe in questo settore) NON è ancora chiaro un concetto, fondamentale per non farsi del male (alla salute).
Il concetto in questione, che vi invito a digerire ed elaborare è che NATURALE NON SIGNIFICA INNOCUO.

Gli effetti delle cure naturali ci sono eccome, ed anche quelli collaterali indesiderati.
Le concentrazioni dei principi attivi che si trovano negli olii essenziali e negli estratti sono quasi sempre del tutto diversi negli effetti rispetto all’uso delle tisane.
Anzi , succede sovente, che una certa concentrazione di un principio vegetale sia calmante o antispasmodica, mentre cambiando il fattore “concentrazione” o “metodo di estrazione” si ottenga un effetto tonico o per meglio spiegarmi, un effetto sferzante/eccitante psico-fisico.
Ciò avviene ad esempio con la semplice camomilla, anche solo con la tisana in questo specifico caso. Un’infuso leggero (molta acqua) e di pochi minuti è di solito antispasmodico. Un’infuso più concentrato e con tempo di infusione maggiore rende la bevanda di camomilla “risvegliante” ed anche “ansiogena”. Ed eccovi spiegato perché molte volte prendete una “bella camomilla forte” e non vi addormentate :-)


Desidero anche fare un'accenno al tè, quello semplice di casa e del bar: parlando in generale, perchè non è questa la sede di disquisire sui diversi tipi di tè, se siete carenti di ferro (per motivi di varia origine) o se state assumendo vitamina C (ad esempio durante un raffreddore) RICORDATE che il tè tende a contrastare l'assorbimento di queste due sostanze. Lo stesso vale per il caffè.
Questa è una semplice osservazione che probabilmente già conoscerete perchè ormai assodata, però ci serve per fare una riflessione su quanto semplice sia farsi del bene.... ma anche il contrario, quando ci si lascia andare ad assolutismi, come ad esempio "il naturale fa sempre bene".
Il buon senso, l'ascolto del proprio corpo, il prendere informazioni su quello che mangiamo e beviamo, su quello che mettiamo sulla pelle, l'ascoltare diversi punti di vista di diversi esperti e di medici, nonchè un sano equilibrio tra la medicina ufficiale e la medicina alternativa, considerare i rimedi della nonna e misurarli con le attuali conoscenze scientifiche ci permetteranno di fare le scelte più salutari. Cioè quelle più adatte al momento e allo stato di salute in cui ci troviamo.
In altre parole, le scelte personalizzate sono quelle vincenti.



Melissa officinalis L. (erba limoncina)

La Melissa è interessante perché coniuga alcune proprietà che di solito ci interessa che vadano a braccetto quando ci prepariamo un’infuso.
E’ sia sedativa che antidepressiva, aiuta la digestione in quanto leggermente tonica.
Negli studi effettuati ha dimostrato alcune capacità antivirali, antibatteriche e antispasmodiche.
E’ un’infuso utilizzato dunque per l’insonnia, per l’ansia, nelle somatizzazioni gastriche delle persone ansiose, nelle difficoltà digestive in generale. E’ utilizzato anche come rilassante muscolare.

Queste informazioni si trovano in vari libri di erboristeria, nei quali è facile trovare anche altri impieghi della pianta. Qua ho riportato solo quelle più documentate.

Gli effetti indicati sono da considerarsi blandi per gli adulti con un’assunzione saltuaria dell’infuso, mentre diventano più evidenti se si utilizza continuativamente per alcuni mesi, ad esempio a colazione oppure all’ora del tè.
Gli effetti possono risultare invece immediati nei bambini.



Malva silvestris L.

E’ una piantina ideale da associare alla Melissa, in quanto ne completa in qualche modo le funzioni e ne aggiunge delle altre che ci sono utili soprattutto nel periodo invernale.

Le sue proprietà e il mix di aromi con la melissa che ne ricaviamo insieme al miele oppure al limone, ne fa secondo me l’ideale bevanda invernale.
La sola malva non mi piace molto come aroma, però questo è gusto personale.

Veniamo alle sue proprietà.
Grazie alle mucillagini in alta quantità che contiene, è utile nelle gastriti e nelle coliti perché ha una marcata attività emolliente e antinfiammatoria.
Sempre per le mucillagini, ha un effetto altamente benefico sull’apparato respiratorio e sulle mucose orali, ed è per questo che durante l’inverno è utile.

E dato che in questo blog tratto anche questioni cosmetiche non posso tacere l’attività della malva come antinfiammatorio e lenitivo degli occhi e della pelle:


E’ molto semplice preparare da sé una mascherina riposante per gli occhi stanchi e arrossati. Le stesse bustine che ho consigliato per l’infuso, senza punti metallici, possono essere lasciate raffreddare del tutto o intiepidire (secondo i vostri gusti e quello che richiedono in quel momento i vostri occhi) nella loro acqua. Dopo averle solo leggermente strizzate, per non perdere del tutto le mucillagini, si applicano sugli occhi chiusi, una bustina per ogni occhio e ci si stende a riposare per 10 o 20 minuti.
Ed ecco fatta la maschera di bellezza per i vostri occhi :-)

L’attività lenitiva sulla pelle del viso potete sfruttarla in modo simile, ad esempio facendo l’infuso con una bustina di malva in due dita d’acqua, strizzando bene per far uscire le mucillagini e poi usando il liquido ottenuto passandolo delicatamente sul viso, e -prima che si asciughi- applicandovi sopra la vostra crema idratante.
Naturalmente sarà una crema eco-biologica…… ma di questo parlerò ampiamente in altri post :-)

Una nota sull’acqua da usare: la mia pelle è molto delicata e dunque uso solitamente per le cure di bellezza come quelle sopra descritte un’acqua debolmente mineralizzata. Mi trovo molto bene con l’acqua S. Anna, naturale ovviamente.
L’acqua distillata acquistata in farmacia vi offre la totale assenza di minerali, se avete questa esigenza.

mercoledì 11 febbraio 2009

Alternativa al latte e al tè: tisana di Melissa e Malva

Date le notevoli proprietà delle due piantine, sicuramente più utili e salutari del latte e del tè, pubblico questa mia invenzione.
E' luogo comune per gli intolleranti al latte adottare il tè.
Il tè però, che sia nero o verde o bianco, non è adatto a tutti, soprattutto in considerazione della teina, comunque presente.


Il cocktail di melissa e di malva non è in sè inedito.
I miei accorgimenti lo rendono inedito..... e qua mi ricollego alla filosofia della semplicità di questo blog.
E' semplice, e nello stesso tempo è una soluzione sapiente e creativa.
Richiede che osserviamo la bellezza della semplicità, i tempi e i modi.


Personalmente compro delle semplici erbe sminuzzate e presentate nei soliti filtri di carta.
Dunque acquisto due scatoline: una di melissa e una di malva.
Da agricoltura biodinamica (protocollo Demeter). Bustine senza punti metallici.
Nulla vi impedisce di acquistare altri tipi di bustine o anche le erbe sfuse.

La tisana si fa semplicemente versando acqua bollente, non ribollente brontolona, sopra ai due filtri in bel un tazzone.
Si fa un pò su e giù con i filtri in modo da ammorbidirli bene nell'acqua e poi si copre la tazza, ad esempio con un piattino.

Si attendono una decina di minuti o anche qualche minuto in più, cioè fino a quando la tisana si sia un pò intiepidita, e poi si vanno a ripescare i filtri badando bene a strizzarli delicatamente con le dita per far uscire le mucillaggini della malva e il massimo dei principi attivi e aromatici delle piantine.

A questo punto si aggiunge un cucchiaino di miele millefiori, italiano da apicoltura biologica, e si fa sciogliere bene.

La bevanda così ottenuta ha un gusto particolarmente tondo e pieno, così da assomigliare vagamente al latte.
Si può conservare fino a due giorni in frigo, anche se di certo è migliore se gustata subito.

In alternativa si può rendere "fresca" questa preparazione togliendo il miele e aggiungendo alcune gocce di limone. Non troppo, perchè le erbe sono molto delicate nel gusto.

Magari in un prossimo post farò una breve rassegna delle proprietà delle due piante.

EDIT http://frarosaverde.blogspot.com/2009/02/le-proprieta-di-melissa-e-malva-e-una.html

In ogni caso è utilizzabile in ogni momento da bambini e adulti.
Sicuramente il tè che utilizziamo normalmente e quotidianamente è molto più forte nel gusto e negli effetti rispetto a queste due piantine.

Dunque, buona degustazione !

lunedì 9 febbraio 2009

Quanto è semplice !!

"L'unica vera cosa che vale è l'intuizione.
L'intelletto può fare ben poco sulla strada della scoperta. "
A. Einstein(tradotto da me)



Alcune volte dimentichiamo la soluzione più facile: quella più semplice!
Una forma mentis, una filosofia diffusa, correnti di pensiero, basi culturali attuali e anche di antica provenienza ci dicono "cerca la via più complicata, cerca la dietrologia, cerca che cosa si nasconde" e anche "ci vuole sacrificio, sudore, sangue e lacrime" .... e forse ci arriverai !
Tutto questo non fa altro che nasconderci alla vista e ai sensi quello che stava sempre lì davanti a noi. La cosa più semplice, più facile, più ovvia, più alla portata di mano.

Detta così sembrerebbe la mia versione personale di omologazione al modello corrente, cioè quello che dice "tutto e subito" , "veloce e preconfezionato".
Sbagliato.
No, no, niente di tutto questo.
Apriamo un nuovo orizzonte sulla semplicità e sulla bellezza.
Relax, armonia, equilibrio, gusto. Profumi.

Questo è un blog con contenuti prevalentemente femminili, quindi è rivolto alle donne e alla parte femminile degli uomini.

Si potrebbe dire che più che un blog...... è una blogga :-)))))

Francesca
edit: in realtà mi rendo conto solo ora, rileggendo il post a distanza di diversi giorni, che il modello dell'attuale società è un tantino schizofrenico....... ed è così scontato e digerito da tutti che pure io l'ho esposto (rileggete un pò il post).
A pensarci bene i messaggi che vengono veicolati (da tutti noi) sono un misto tra "pretendi tutto e subito" e "ci vuole fatica, tempo, sudore e sangue". Doppia personalità si direbbe.
Ora, come si possono coniugare queste due istanze ? Secondo me si coniugano nei fatti e nell'attualità con l'offerta, solo per fare un esempio, di prodotti che troviamo sul mercato che sembrano provenire da lungo studio e ricerca di qualità, e che ci vengono offerti facilmente, cioè offerti a noi che cerchiamo una cosa veloce e semplice.
Nella realtà ci troviamo spesso, senza accorgercene, di fronte a prodotti (e a mentalità, a comportamenti agiti e consigliati) che sono il contrario e quindi sono : provenienti da scarsa ricerca e qualità e, però, offerti a noi a caro prezzo (in pratica il sudore e il sangue ce lo mettiamo noi per comprare o per agire alcuni comportamenti .... per ottenere...... niente o quasi...... invece che "tutto e subito").
Mi sto addentrando in una complessità..... che .... urge citare Elle..... "mi sono capita?" hahahahaha.